Monastero di San Martino in Valle
Celato dalle Gole di Fara San Martino, il monastero di San Martino in Valle, appare da subito come un luogo magico. Si tratta di rovine, ma che comunque conservano un fascino spettacolare.
Il monastero di San Martino in Valle è stato riportato alla luce rimuovendo i detriti che lo nascondevano, lasciando apparire uno spettacolo di storia, arte e fede. Sono visibili i resti del cancello con il quale i monaci avevano facoltà di chiudere l’accesso alla valle. L’ambiente è aspro e roccioso e la strettoia che caratterizza le gole di San Martino è molto suggestiva ed emozionante. All’uscita le pareti improvvisamente si schiudono sull’ampia valle, che è comunque chiusa da imponenti pareti rocciose su entrambi i versanti.
I resti dell’abbazia mostrano un cancello verso un cortile interno delimitato da un portico a tre arcate, sul lato nord del quale si trova un campanile a vela. L’interno della chiesa doveva essere su tre navate con una pavimentazione a lastre di pietra. Un muro a tre arcate separa la navata centrale da quella settentrionale, da dove di accede a quello che doveva essere il nucleo iniziale della chiesa, scavato nella roccia, che fa ipotizzare la nascita del luogo di culto come eremo. Oltre all’impianto generale risalente all’XI secolo, sono evidenti alcuni rifacimenti riconducibili al XIII secolo. Sicuramente nei primi anni di attività questo piccolo rifugio della comunità benedettina ebbe caratteristiche architettoniche di grande semplicità, così come accadde per gli altri eremi che a quel tempo si diffusero sulla Maiella.