Il Parco delle Majelle
Parco nazionale della Maiella, tra le aree più selvagge d’Italia
Il Parco nazionale della Maiella tutela un vasto territorio di alta montagna dell’Appennino abruzzese compreso tra le province di Chieti, L’Aquila e Pescara.
La natura carsica delle rocce ne fa un luogo ricco di grotte, dove gli animali vanno in letargo e dove gli uomini hanno costruito eremi e luoghi di culto.
Attraversare i suoi altipiani racchiusi tra imponenti montagne è un’esperienza emozionante, che si può fare anche su una spettacolare tratta ferroviaria nota come la Transiberiana d’Italia.
Quello della Maiella è un paesaggio di roccia plasmato dalle acque sotterranee e dalla spiritualità. Le rocce sono calcaree e si lasciano facilmente infiltrare dalle acque piovane e di fusione delle nevi creando un’infinità di grotte, ne sono state censite 100, alcune frequentate dagli speleologi e accessibili ai turisti, altre lasciate ai veri abitanti della montagna, gli animali.
Nel Parco si trovano principalmente foreste di latifoglie submediterranee e boschi di faggio, che rappresentano le formazioni boschive più estese. L'Ente Parco si impegna nella gestione forestale per migliorare la struttura e la funzionalità dei boschi, oltre a proteggerli dagli incendi e preservare specie rare.
Il Parco Nazionale della Majella ospita una fauna vertebrata ricca e diversificata, costituita in molti casi da importanti popolazioni a livello nazionale ed internazionale di molte delle principali e più rare specie di mammiferi, uccelli, rettili ed anfibi che caratterizzano gli ambienti montani appenninici.
Il Lupo Appenninico, specie simbolo del Parco, si riproduce in maniera stabile e regolare in tutti i settori del Parco, con una popolazione costituita da 10 branchi differenti che si nutrono quasi esclusivamente delle prede naturali presenti nei diversi ambienti che caratterizzano il territorio del Parco.