Cosa Vedere
Serramonacesca paesaggi naturali, montagne, castelli, abbazie, eremi e tanto altro.
Le Origini
Nell’entroterra appenninico pescarese, in Abruzzo, alle falde del monte Piano nella parte settentrionale della Maiella, nella conca del fiume Alento, troviamo il paesino di Serramonacesca, piccolo borgo circondato da boschi e uliveti.
Il primo nucleo ebbe origine attorno a un insediamento longobardo. Il caratteristico centro storico conserva intatta l’atmosfera medievale, mentre risale all’856 circa la costruzione dell’Abbazia di San Liberatore a Majella, alla quale è legato il nome Serramonacesca, "serra dei monaci".
Serramonacesca, il cui nome significa proprio “serra dei monaci”, ha un’interessante struttura urbanistica, dove sono evidenti gli elementi in pietra realizzati dai suoi abili artigiani e scalpellini. Il paese si è formato durante le invasioni barbariche dell’Italia, quando alcune famiglie longobarde si riunirono costituendo il borgo che si formò attorno ad una struttura fortificata ed alcune contrade di povere abitazioni.
Oggi
Serramonacesca è oggi un borgo di nemmeno 600 abitanti che si è formato attorno all’antica Abbazia benedettina di San Liberatore, che dipendeva da quella di Montecassino.
L’edificio, che subì nei secoli gravi danni ed è stato restaurato solo da alcuni decenni, ha dei bei portali romanici nella facciata, affiancata da una possente torre campanaria; l’interno, a tre navate, contiene un prezioso pavimento a mosaico ed alcuni affreschi, entrambi del ‘200.
Terra di eremi e castelli
Serramonacesca borgo posto ai piedi dell'antico Monastero di San Liberatore a Maiella. Coronato da alte montagne boscose, nel suo territorio scorre il fiume Alento, terra che offre straordinari itinerari per visitare castelli ed eremi godendo al contempo di uno scenario naturale suggestivo ed incontaminato.
Il territorio compreso nell’area del Parco Nazionale della Majella, è un autentico “scrigno” di tesori storico-artistici e naturalistici, come appunto le citate abbazia di S. Liberatore e l’eremo di S. Onofrio, ma anche le rovine di Castel Menardo, le tombe rupestri di S. Giovanni e i ruderi del borgo fortificato longobardo di Polegra. Il territorio è ricco anche di formazioni calanchifere che si rinvengono nei terreni argillosi di formazione pliocenica.